martedì 26 giugno 2018

SALDI.

Oggi fuori tutto, più nessuna bozza.
In quei strani momenti di pace come questo butto fuori tutto, mi piace rileggermi con la faccia corrucciata: ero davvero io? ma proprio su di lui scrivevo queste cose? ma sì, mi va più che bene.
Alla fine lo so che sono io e credo che nessuno di noi cambi veramente dal 18enne che si è stati.
Va bene così, adesso sono 21, sono più sicuro di me stesso e mi piace ancora guardarmi indietro.
Ma solo per andare avanti.

Cosa voglio io?

Il problema sta lì.
Cosa voglio io?
Un amore perfetto? La perfezione non esiste.
Un amore da strapparsi i capelli? No, non ho più l'età e già mi basta l'università.
Un amore super dolce? No, perché preferisco il salato.
Di base voglio poter pretendere delle cose, di base voglio voler pretendere dagli altri quello che io do.
Però se ci penso non posso. Se io lo do incondizionatamente non posso pretenderlo dagli altri con delle condizioni.
Non posso pretenderlo da te.
Siamo diversi e siamo innamorati ognuno a modo nostro. Io con i miei piccoli gesti, con le mie insicurezze, con le mie gelosie, col mio bisogno di attenzione. Tu a modo tuo, non so come perché non posso saperlo, non sono te con i tuoi passati e con i tuoi trascorsi, ma so che sei innamorato di me. Lo sento. Come però sento anche tante sensazioni contrastanti che io ho verso di te.
Prima o poi te lo chiderò: cosa ami di me? E immagino già una risposta, sì perché io so farmi amare. Magari non so innamorarmi, ma so farmi amare.
E io di te? Ah se me lo chiedessi mi troverei davvero nei guai. Non so cosa amo di te, non so perché ti ho scelto, non so perché resto qui con te e non me ne vado. Non lo so.
Forse

INCOMPLETO GIUGNO 2014

So che non posso pretendere tanto da te.
Ma non so se sei quello giusto oppure no.
Sicuramente non sei il per sempre. Non puoi esserlo già a vent'anni.
In realtà mi piace questo giusto e sbagliato, questo dolce e salato, questo agrodolce.
Ma non puoi essere tu. Abbiamo una scadenza da rispettare.
Anche se alla scadenza ormai non do più peso.
Ormai da ogni relazione non mi chiedo più se mi innamoro o meno. Ormai le prendo tutte come delle esperienze. Sì, faccio l'innamorato perché mi viene spontaneo e son fatto così e tutto quello che accade diventa un punto di vista per ragionare su me stesso, per migliorarmi. Ma chi mi dice che non debba essere giusto così?
So che non posso costringerti a delle cose, so che quando voglio posso smettere, quando non mi va più bene posso chiudere.
Ma io ragiono e cerco di capire come si passo dall'uno al due; non è semplice.

FEBBRAIO 2017

lunedì 26 marzo 2018

Omenoni.

E poi è lì che sta la paura, aprirmi. Di nuovo.
Mostrarti tutta la mia confusione, il mio tavolo pieno di carte, col cartone della pizza e un bicchiere di succo all’ananas lasciato tutto lì di fretta per vedere te.
Paura di aprirmi per come non sono. Perché non lo so nemmeno io come sono e forse sarebbe bello trovare qualcuno che mi accetti così per come ancora non sono. Ma chi accetta l'imprevisto? Probabilmente nemmeno io.
Tu così perfetto, impeccabile, sai tutto. Sei rosso. A me piaci. Ma forse sei un po’ noioso? Ma non si tratta di questo, di base si tratta già di Me e di Te, troppo presto e troppo di fretta.. ma la mia mente naviga come sempre. Potremmo mai essere felici insieme io e te? Così diversi.. ma sopratutto ho paura di non mostrarmi davvero per come sono, vorrei quasi metterti paura per vedere se scappi.
Facciamo cosi, giochiamo a questo gioco, chi scappa prima perde. Io mi mostro. Io sono io.

MARZO 2018

martedì 11 aprile 2017

Piango.

Piango allimprovviso camminando per strada.
Ho un magone alla gola.
Bisogna aprirsi cazzo.
Bisogna parlare e bisogna aprirsi.
Siamo umani e siamo fragili nessuno escluso.
L'unica cosa che ci resta è l'umanità.
Parliamoci.
Apriamoci.
Aiutiamoci.

giovedì 23 marzo 2017