martedì 11 aprile 2017

Piango.

Piango allimprovviso camminando per strada.
Ho un magone alla gola.
Bisogna aprirsi cazzo.
Bisogna parlare e bisogna aprirsi.
Siamo umani e siamo fragili nessuno escluso.
L'unica cosa che ci resta è l'umanità.
Parliamoci.
Apriamoci.
Aiutiamoci.

giovedì 23 marzo 2017

domenica 5 marzo 2017

Chissà se anche tu mi guardi mentre dormo.

Mi fa ridere questa cosa
 perché non posso saperlo.
Perché allo stesso modo non posso sapere tutto di te
ma dormiamo insieme.

lunedì 27 febbraio 2017

Pensieri da tram.

Io la guardo, Lei mi guarda.
Lui guarda il telefono, anche il mio Lui guarda il telefono.
Sappiamo che non sono l'amore della nostra vita, perché l'amore della nostra vita non guarderebbe mai il telefono mentre è con noi.
O almeno così ce lo siamo sempre immaginati, e non smetteremo di crederci.
Abbiamo capito come si sta in coppia ma solo noi sappiamo come ci si dovrebbe amare.
Noi non ci accontentiamo e probabilmente non saremo mai completamenti contenti.
Non sono loro ma magari ci passeremo la vita insieme, felici e innamorati.
Ma non sono loro e quindi noi restiamo così, ad occhi aperti, a cercarci nei tram, a cercare la vita, a cercare l'Amore.

sabato 18 febbraio 2017

Fiducia ovvero viaggi.

Ci sono cose che non si possono pretendere. Ci sono cose che si possono solo dare.
Potrei farmi mille domande come potrei non farmene nessuna perché in fondo non c'è nessuna risposta quindi sarebbe inutile.
Fa ciò che vuoi, sei libero.
Dovrebbero essere queste le parole;
siamo liberi, insieme, di scegliere.

mercoledì 15 febbraio 2017

Una famiglia distrutta ovvero bozze mai pubblicate.

Siamo una famiglia distrutta.
Niente.
Una musica classica di sottofondo ma i tasti sono vecchi, scomposti, fuori posto, logori, giallastri e producono un suono davvero sgradevole.
Una melodia ormai lugubre, una melodia che una volta era stata una grande opera. Una melodia che adesso cerca di salvare il salvabile. Sempre se un salvabile c'è.
Ormai non è rimasto niente. Una tavola finta, le solite facce, le solite discussioni, un tono di voce sbagliato.
Io mi alzo, ho deciso che non mangio, ho deciso che non voglio parlare. Gliel'ho detto più e più volte di non voler parlare. Voglio stare solo. Non voglio sentire tanto falso perbenismo.
No. So già a memoria il copione. Voglio stare solo. Mi sento pazzo. E mi sento in colpa. In colpa per aver portato una famiglia allo sfascio. In colpa, e spesso non nego di voler eliminare tutto. Perché le cose ormai fatte non si cancellano, ma noi abbiamo una grande arma nelle nostre mani, noi possiamo decidere. Ebbene si possiamo decidere se vivere o no. Ebbene si ci ho pensato tante volte a questo. Perché a me la musica piace, ma deve essere quella giusta, il pianoforte deve essere ben accordato, il pedale si deve mettere per allungare alcuni suoni tutti insieme.
Per non far cadere il pianoforte in un sonoro frastuono si deve sapere dove mettere le mani, come fare della buona musica.
2014, Sicilia

Vecchie bozze ormai senza data, salvate e mai pubblicate ma adesso non c'è più nulla da nascondere, ormai è tutto alla luce del giorno, che sia il sole che oggi stranamente acceca Milano o che sia il sole che quotidianamente riscalda la Sicilia.
Oggi c'è il sole e siamo tutti fermi di prima mattina ad aspettare, in silenzio, come prima dell'inizio di un concerto, quel silenzio di attesa prima che il direttore d'orchestra col suo strano, e per me insopportabile, gesto sconvolga il vuoto, agiti la bacchetta e magicamente tutto inizia, sì agita la bacchetta come se fosse una magia.
Ma a me le magie non piacciono, sì mi piacciono i film ma non le magie. Mi piace la vita vera, non la favola. Mi piace il meglio che la vita può darci, quello che davvero la vita può essere e siccome so che c'è allora lo pretendo.
Tutto è fermo questa mattina come ormai lo è da un po' di tempo tra Milano e Sicilia, siamo tutti in attesa e non si sa ben di cosa. Tutti sappiamo ma nessuno parla.
Io oggi mi accontento di questo silenzio.
Sto tutta la mattina ad assaporarlo questo silenzio, ma tra poco esco, vado fuori a vivere, da solo o in compagnia vado a prendere una bella boccata di sole, una bella boccata di blu, una bella boccata di vita.
15/02/17, Milano.

venerdì 10 febbraio 2017

Io.

È importante avere un rapporto con se stessi.
Forte.
Intimo.
Bisogna saper fare l'amore con se stessi.
È bello riuscire a stare soli e riuscire ancora a commuoversi per delle belle canzoni d'amore.
È bello saper piangere e apprezzarlo.
È bello conoscersi, piano piano, poco a poco.

mercoledì 8 febbraio 2017

martedì 7 febbraio 2017

Viaggio programmato.

Ci sono cose nella vita che non puoi programmare e quando devi affrontarle o sei forte o sei troppo giovane.

domenica 8 gennaio 2017

lunedì 2 gennaio 2017

Costruire.

E alla fine son contento, son tranquillo. Non ho paura. Vada come vada, anche se ci mollassimo io so che ho dato il massimo e il massimo ho ricevuto. Ho dato affetto e affetto ho ricevuto. Ho imparato e insegnato. Son stato bene. Con te. E tu con me. E son contento di questo. Di noi. Ora.

Preso per mano. (Milano)

E all'improvviso mi ricordo di quando in duomo tra la folla, mi hai preso la mano. E mi son sentito sicuro, forte, innamorato, invincibile. Con te.

Voglio spogliarmi.

09/16 Vorrei levarmi di dosso i vestiti. Restare nudo, davanti a te. Senza vergogna. Perché ti conosco, mi conosci. Ci vogliamo bene e non ci faremmo mai del male. Voglio spogliarmi di tutti i pensieri. Non ce la faccio più. Voglio togliermi di dosso l'idea di giusto e di sbagliato. Vorrei smettere di pensare, troppo, come sempre. Questa volta vorrei potesse essere semplice, chiaro, pulito, puro. Calmo. Tenero. Ho bisogno d'affetto, questa è la verità. Ho bisogno di un appoggio. Di una cosa certa, sempre lì. Perché alla fine son fatto così, mi piace la quotidianità, la routine; che non vuol dire noia, non vuol dire fare sempre le stesse cose, significa essere se stessi in due, avere insieme la voglia di partire per una mini vacanza improvvisata chissà dove. Svegliarsi la mattina con un buon caffè, andare a letto con un po' di coccole, insieme. Secondo me è una bella parola quotidianità. Ed alla fine questo che sto scrivendo non sono altro che i pensieri di cui forse vorrei spogliarmi o di cui forse invece vorrei riappropiarmi di nuovo perché ho paura che piano piano, col tempo, con le routine sbagliate, io li stia perdendo. E questi pensieri alla fine non sono altro che l'ennesima richiesta di aiuto, l'ennesimo inno a te, che ancora non ci sei ma spero tanto ci possa essere. Alla fine, come sempre, spero che tu, stavolta, sia diverso. Salvami. Proteggimi. Coccolami. Accarezzami. Stropicciami i capelli. Facciamo una passeggiata al lago. Abbracciami. Riscaldami. 01/17 Pensieri lasciati lì, nelle bozze, e a rileggerli adesso mi viene il sorriso, anzi quasi mi scappa incontrollatamente una lacrima. Io ci credo al Karma, ci credo al fatto che abbiamo bisogno di dare de bene a questo mondo, abbiamo bisogno di espandere gioia, felicità e spensieratezza incondizionatamente. Sembra quasi che mi sia scritto il destino con queste parole e infatti credo anche a questo. Siamo noi che viviamo e quindi chi altro dovrebbe scrivere il nostro destino? Siamo noi che facciamo le nostre scelte, siamo noi che commettiamo i nostri errori, siamo noi che amiamo per primi noi stessi e poi l'altro. Io amo. Io sono felice. Oggi. Con te. E quando inizi ad amare e ad essere felice non è semplice smettere, nemmeno quando sarai di nuovo solo con te stesso. Alla fine è una conquista che dura da una vita ed è per una vita. Come questo blog.