domenica 8 gennaio 2017

lunedì 2 gennaio 2017

Costruire.

E alla fine son contento, son tranquillo. Non ho paura. Vada come vada, anche se ci mollassimo io so che ho dato il massimo e il massimo ho ricevuto. Ho dato affetto e affetto ho ricevuto. Ho imparato e insegnato. Son stato bene. Con te. E tu con me. E son contento di questo. Di noi. Ora.

Preso per mano. (Milano)

E all'improvviso mi ricordo di quando in duomo tra la folla, mi hai preso la mano. E mi son sentito sicuro, forte, innamorato, invincibile. Con te.

Voglio spogliarmi.

09/16 Vorrei levarmi di dosso i vestiti. Restare nudo, davanti a te. Senza vergogna. Perché ti conosco, mi conosci. Ci vogliamo bene e non ci faremmo mai del male. Voglio spogliarmi di tutti i pensieri. Non ce la faccio più. Voglio togliermi di dosso l'idea di giusto e di sbagliato. Vorrei smettere di pensare, troppo, come sempre. Questa volta vorrei potesse essere semplice, chiaro, pulito, puro. Calmo. Tenero. Ho bisogno d'affetto, questa è la verità. Ho bisogno di un appoggio. Di una cosa certa, sempre lì. Perché alla fine son fatto così, mi piace la quotidianità, la routine; che non vuol dire noia, non vuol dire fare sempre le stesse cose, significa essere se stessi in due, avere insieme la voglia di partire per una mini vacanza improvvisata chissà dove. Svegliarsi la mattina con un buon caffè, andare a letto con un po' di coccole, insieme. Secondo me è una bella parola quotidianità. Ed alla fine questo che sto scrivendo non sono altro che i pensieri di cui forse vorrei spogliarmi o di cui forse invece vorrei riappropiarmi di nuovo perché ho paura che piano piano, col tempo, con le routine sbagliate, io li stia perdendo. E questi pensieri alla fine non sono altro che l'ennesima richiesta di aiuto, l'ennesimo inno a te, che ancora non ci sei ma spero tanto ci possa essere. Alla fine, come sempre, spero che tu, stavolta, sia diverso. Salvami. Proteggimi. Coccolami. Accarezzami. Stropicciami i capelli. Facciamo una passeggiata al lago. Abbracciami. Riscaldami. 01/17 Pensieri lasciati lì, nelle bozze, e a rileggerli adesso mi viene il sorriso, anzi quasi mi scappa incontrollatamente una lacrima. Io ci credo al Karma, ci credo al fatto che abbiamo bisogno di dare de bene a questo mondo, abbiamo bisogno di espandere gioia, felicità e spensieratezza incondizionatamente. Sembra quasi che mi sia scritto il destino con queste parole e infatti credo anche a questo. Siamo noi che viviamo e quindi chi altro dovrebbe scrivere il nostro destino? Siamo noi che facciamo le nostre scelte, siamo noi che commettiamo i nostri errori, siamo noi che amiamo per primi noi stessi e poi l'altro. Io amo. Io sono felice. Oggi. Con te. E quando inizi ad amare e ad essere felice non è semplice smettere, nemmeno quando sarai di nuovo solo con te stesso. Alla fine è una conquista che dura da una vita ed è per una vita. Come questo blog.