Non posso farci niente, non sono io, solo loro. Sono le parole che mi inseguono. Sono loro che mi torturano, mi rimangono in testa e non se ne vanno fino a quando non le metto nero su bianco.
Il buio mischia le cose e ne elimina i contorni, le imperfezioni, le differenze. Una società al buio forse vivrebbe meglio. Nessuna distinzione tra i consociati, nessuna evidente differenza formale, solo sostanze nel buio unite dalla convivenza pacifica. Ci si abituerebbe a riconoscere gli spazi liberi; si saprebbe come muoversi per non infastidire il prossimo.
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