Dovrei reagire.
Mentre sto fermo so che non bisogna farlo, che farà male dopo. Bisogna piangere, rompersi.
È pericoloso restare in asse, esattamente dove si è, senza spostarsi di un millimetro, mentre tutto cade.
È un eroismo che non serve a nulla.
Il buio mischia le cose e ne elimina i contorni, le imperfezioni, le differenze. Una società al buio forse vivrebbe meglio. Nessuna distinzione tra i consociati, nessuna evidente differenza formale, solo sostanze nel buio unite dalla convivenza pacifica. Ci si abituerebbe a riconoscere gli spazi liberi; si saprebbe come muoversi per non infastidire il prossimo.
venerdì 21 novembre 2014
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