mercoledì 15 febbraio 2017

Una famiglia distrutta ovvero bozze mai pubblicate.

Siamo una famiglia distrutta.
Niente.
Una musica classica di sottofondo ma i tasti sono vecchi, scomposti, fuori posto, logori, giallastri e producono un suono davvero sgradevole.
Una melodia ormai lugubre, una melodia che una volta era stata una grande opera. Una melodia che adesso cerca di salvare il salvabile. Sempre se un salvabile c'è.
Ormai non è rimasto niente. Una tavola finta, le solite facce, le solite discussioni, un tono di voce sbagliato.
Io mi alzo, ho deciso che non mangio, ho deciso che non voglio parlare. Gliel'ho detto più e più volte di non voler parlare. Voglio stare solo. Non voglio sentire tanto falso perbenismo.
No. So già a memoria il copione. Voglio stare solo. Mi sento pazzo. E mi sento in colpa. In colpa per aver portato una famiglia allo sfascio. In colpa, e spesso non nego di voler eliminare tutto. Perché le cose ormai fatte non si cancellano, ma noi abbiamo una grande arma nelle nostre mani, noi possiamo decidere. Ebbene si possiamo decidere se vivere o no. Ebbene si ci ho pensato tante volte a questo. Perché a me la musica piace, ma deve essere quella giusta, il pianoforte deve essere ben accordato, il pedale si deve mettere per allungare alcuni suoni tutti insieme.
Per non far cadere il pianoforte in un sonoro frastuono si deve sapere dove mettere le mani, come fare della buona musica.
2014, Sicilia

Vecchie bozze ormai senza data, salvate e mai pubblicate ma adesso non c'è più nulla da nascondere, ormai è tutto alla luce del giorno, che sia il sole che oggi stranamente acceca Milano o che sia il sole che quotidianamente riscalda la Sicilia.
Oggi c'è il sole e siamo tutti fermi di prima mattina ad aspettare, in silenzio, come prima dell'inizio di un concerto, quel silenzio di attesa prima che il direttore d'orchestra col suo strano, e per me insopportabile, gesto sconvolga il vuoto, agiti la bacchetta e magicamente tutto inizia, sì agita la bacchetta come se fosse una magia.
Ma a me le magie non piacciono, sì mi piacciono i film ma non le magie. Mi piace la vita vera, non la favola. Mi piace il meglio che la vita può darci, quello che davvero la vita può essere e siccome so che c'è allora lo pretendo.
Tutto è fermo questa mattina come ormai lo è da un po' di tempo tra Milano e Sicilia, siamo tutti in attesa e non si sa ben di cosa. Tutti sappiamo ma nessuno parla.
Io oggi mi accontento di questo silenzio.
Sto tutta la mattina ad assaporarlo questo silenzio, ma tra poco esco, vado fuori a vivere, da solo o in compagnia vado a prendere una bella boccata di sole, una bella boccata di blu, una bella boccata di vita.
15/02/17, Milano.

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