mercoledì 2 ottobre 2013

Lettera a Giulia.

E alla fine ho immaginato. Di nuovo. Come non facevo da tanto tempo. Immaginare forse è la cosa che mi riesce meglio. Io ho preso una decisione. Da domani lascio tutto a te, sarai tu a scegliere per noi. Io so di aver fatto tutto il possibile, ti ho detto che sarei cambiato ma tu sembra che a prescindere abbia deciso che fra me e te deve essere un no. Ma lo accetto, accetto la tua decisione e lascio a te e al tuo cambiamento la scelta di avere una persona come me vicino. E comunque ho immaginato. Si ho immaginato che se anche da ora fino al quinto non ci parleremo più, ho immaginato di rincontrarci tra qualche anno a Roma, uno dei pochi posti che ci accomunava, io che ci vivo e tu che ci vieni in vacanza magari anche con Federico perché se tu mi dici che ti fa stare bene io ti auguro di passare tutta la vita con lui. Incontrarci, prenderci un caffè nel bar di cui ti ho sempre parlato, tu che mi presenti il tuo nuovo libro e che magari mi dici anche di aver conosciuto Fabio Volo, autore che ci accomunava. E poi prima di andarcene ognuno per la nostra strada, ognuno con la nostra vita, io ti darò un Bacio e tu un Monchery, per finire come abbiamo iniziato. E niente, alla fine tutto questo rimane un pensiero, ho cercato di capire cosa ci accomuna e mi è venuto fuori questo pensiero. È una cosa stupida e infantile come spesso mi hai descritto. Ma è il mio pensiero, e se vuoi ci puoi vedere del bello. E forse tu già sei cresciuta e del bello non lo vedi ma io ancora si, io ancora sono piccolo e infantile e non me ne vergogno. Probabilmente per ora stiamo su due piani diversi e per questo non ci capiamo. Ma sono sicuro che ci rincontremo, e a prescindere da tutto e da tutti sarà un bell'incontro.
Le mie ultime parole per te. Dolcenotte amica mia.

"Cambierai la pelle ma resta speciale, non ti buttare via!
Ne vedrai di belle ma resta speciale, non ti buttare via!
Volerai lontano.
Tutto è in movimento,
tra pause e mutamento,
crisi e rivoluzione,
sarà la tua canzone!"

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