Non esiste nulla di terribile nella vita per chi davvero sappia che nulla c'è da temere nel non vivere più. Perciò è sciocco chi sostiene di aver paura della morte, non tanto perché il suo arrivo lo farà soffrire, ma in quanto l'affligge la sua continua attesa. Ciò che una volta presente non ci turba, stoltamente atteso ci fa impazzire. La morte, il più atroce dunque di tutti i mali, non esiste per noi. Quando noi viviamo la morte non c'è, quando c'è lei non ci siamo noi. Non è nulla ne per i vivi ne per i morti. Per i vivi non c'è, i morti non sono più.
dalla lettere di Epicuro a Meneceo.
Il buio mischia le cose e ne elimina i contorni, le imperfezioni, le differenze. Una società al buio forse vivrebbe meglio. Nessuna distinzione tra i consociati, nessuna evidente differenza formale, solo sostanze nel buio unite dalla convivenza pacifica. Ci si abituerebbe a riconoscere gli spazi liberi; si saprebbe come muoversi per non infastidire il prossimo.
giovedì 19 settembre 2013
Paura della morte.
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