venerdì 5 luglio 2013

Ti immaginavo diversa.

Ti immaginavo diversa, si, o almeno non ti immaginavo così. Proprio come tutte le altre, uguale, omologata anche tu. Non pazza, non strana, non diversa. Uguale. Come le altre non sai aspettare e ti consumi. Ma alla fine io non sono nessuno per dirti cosa fare. Ma stavo semplicemente pensando che io alla parola esperienza associo la parola fragilità, si, perché le esperienze si fanno in due. Si fanno tra due persone che sono fragili, se no dov'è il bello di fare esperienze?

"Non sei più quel che eri un tempo e ora sei quel che c'è di diverso da me. E pensare a quanto tradirono tutti quei baci che tolsero via dalle bocche le frasi che avremmo voluto gridare per convincerci che di amarci noi non ne saremmo mai stati capaci. E allora tu spiegami dei nostri baci un senso, se un senso lo trovi dimmi almeno qual'è, dimmi se c'è."

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