mercoledì 12 giugno 2013

Italia.

Delia:vuoi andare via per un anno?
Elizabeth:lo sai che ho provato svegliandomi stamattina? Niente! Nè passione, nè entusiasmo, nè fiducia, nè eccitazione, assolutamente niente! Ormai ho superato il punto in cui posso definire questo un brutto momento e la cosa mi terrorizza, guarda, questo è peggio della morte per me! L'idea che questa sia la persona che sarò d'ora in poi
D.:sai una cosa? Alle persone capita, si innamorano a vent'anni si sposano e poi a trenta si fanno il microonde e la villetta con giardino e ad un certo punto si rendono conto che "questo non fa più per me". Si sentono falliti e crollano, soffrono da pazzi, si riprendono e portano i loro culi ammaccati dallo strizza cervelli. Tu non te la puoi squagliare!
E.:io non me la sto squagliando! Quella di cambiare per me è un'esigenza!
D.:qui hai una rete di sostegno! Hai tanti amici e parenti che ti amano
E.:ah si? Tu senti il mio amore per te? Il mio sostegno per te? No! Non c'è niente! Non ho funzioni vitali!
Ho deciso. Vado in Italia.
D.:in italia? Perchè?
E.:cosa hai mangiato oggi?
D.:non so, un'insalata?!
E.:si, esatto! Io ho sempre avuto voglia di mangiare! Voglia di vivere! E adesso è sparita quella voglia! Desidero andare in un posto dove meravigliarmi ancora di qualcosa: linguine, Leonardo, limoncello, qualcosa...
D.:ah... stai parlando come un'adolescente
E.:oh si, mi ci comporto da adolescente! Dall'età di quindici anni o stavo con un ragazzo o mi ci piantavo con un ragazzo e non mi sono mai concessa due settimane per riprendere fiato e guardare finalmente dentro me stessa.
Vado in italia, vado in India e vado a finire l'anno a Bali. Devo inbarcarmi in qualcosa
D.:ok io te lo dico, te lo dico e poi la faccio finita. E se poi non funziona?
E.:Magari torno tra una settimana al verde e magari ingrassata.
 
Arrivo in Italia.

E.:c'è una meravigliosa vecchia barzelletta italiana a proposito di un pover uomo che va tutti i giorni in chiesa e prega davanti alla statua di un grande santo supplicandolo: "caro santo, ti prego ti prego ti prego, fammi vincere la lotteria " finalmente la statua esasperata si anima guarda in basso l'uomo che lo supplica e dice: " figlio mio, ti prego ti prego ti prego, compra un biglietto!"
Adesso io ho capito la barzelletta ed ho comprato tre biglietti!

dal film "Mangia prega ama"

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